
Una incantevole oscurità/ Ondjaki

“Cafuné”, in un “brasilerismo” intraducibile in italiano, è quel gesto affettuoso di passare la mano tra i capelli della persona amata. Cafuné è anche il nome dell’associazione che diffonde e promuove le culture dei Paesi di lingua portoghese (Portogallo, Brasile, Guiné Bissau, São Tomé e Príncipe, Angola, Mozambico, Capo Verde, Timor-Leste) che a questo scopo organizza diversi eventi tra musica, arte, letteratura e perfino gastronomia. L’appuntamento di ottobre, a cura di Cristina Gemmino, nei suggestivi spazi della chiesa del complesso degli Agostiniani, è con Ondjaki, scrittore angolano Premio Saramago 2013. E pesca proprio dalla sua vasta produzione letteraria Ura Teatro che porta in scena “Una incantevole oscurità”. Il racconto riconduce nella Luanda degli anni Ottanta, a quando il governo indipendentista stabilì di sospendere l’energia elettrica per alcune ore della sera. Tra oscurità e penombra prende così vita la storia di un ragazzo che inventa la cornice perfetta per un bacio che tanto desidera dare alla sua lei. A dare corpo, musica e voce a questo amore senza luce sono Marco Schiavone al violoncello, Fabrizio Saccomanno alla voce ed Egidio Marullo alla lavagna luminosa.
Biglietti: 10 euro, 5 per scolaresche con minimo 20 partecipanti.
Caratteristiche dell'appuntamento
Inizio | 22-10-2022 8:30 pm |
Luogo | Convento degli Agostiniani |
Categoria | Teatro |