I figli della frettolosa/ Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari

Bastoni bianchi e occhiali scuri, andatura traballante e movimenti timorosi, ma anche ostinazione, entusiasmo, desiderio di rivalsa: un coro di ciechi come emblema di umanità, allegoria di una società smarrita e insicura, mai arrendevole. È “I figli della frettolosa”, spettacolo della compagnia Berardi Casolari, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, che approda sul palcoscenico del teatro Paisiello per la stagione teatrale del Comune. Il tema è intimo e universale al tempo stesso: la cecità nel suo significato del “vedere”, calato in una contemporaneità nella quale il bombardamento di immagini e suoni, che neutralizzano sempre più i nostri sensi forti, vista e udito, porta l’attenzione dell'individuo sempre più lontano dalla vera conoscenza dell’essere, dell’esistenza. In scena la cecità è rappresentata da Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, come esperienza di vita reale, fisica, e come concezione metaforica, sinonimo di una miopia sociale ed esistenziale che ci riguarda in prima persona. Sul palco insieme a Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, anche Ludovico D'Agostino, Flavia Neri, Silvia Zaru e il coro di attori non vedenti e ipovedenti del laboratorio di formazione teatrale sul tema della cecità.

Biglietti: intero 15 euro; palchi 12; loggione 8.

I biglietti degli spettacoli della stagione di prosa del Comune all'Apollo e al Paisiello si possono acquistare in prevendita on line su Vivaticket, nei punti vendita autorizzati oppure al botteghino del Teatro Paisiello.

Info: 0832/242389 (martedì dalle 10 alle 13; venerdì dalle 16.30 alle 19.30; sabato dalle 16.30 alle 19.30).

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