IL TEATRO DEL TEMPO/Domingo Milella

È definita “la Cappella Sistina della preistoria”, per via dei numerosi pittogrammi che custodisce da seimila anni. La Grotta dei Cervi di Porto Badisco è inaccessibile perché il suo microclima e le caratteristiche morfologiche sono fragilissimi. Domingo Milella ha dovuto aspettare quattro anni per ottenere l’autorizzazione ad accedervi. Il fotografo barese conduce ormai da diversi anni una ricerca in giro per il mondo sulle più importanti grotte istoriate dell’umanità riportando “alla luce” i suoi scatti senza tuttavia privarli del fascino dell’oscurità, della loro aurea di mistero. “Il teatro del tempo” è la mostra allestita negli spazi dell’ex chiesa di San Francesco della Scarpa, che ne raccoglie 8, e sembrano provenire da quel tempo lontanissimo ancora intatto, da quell’antro sull’Adriatico, dove pochissimi hanno avuto il privilegio di entrare.

La mostra è un progetto presentato dalla Fondazione Mimì Andidero, finanziato dalla Regione Puglia d’intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce, promosso dal Museo della Preistoria di Nardò.