Donne ingannate/ Giuliana Sgrena

“Il velo islamico è il simbolo dell’oppressione della donna o un’espressione della sua libertà? Io non ho dubbi e credo di poterlo dimostrare in questo libro: è sicuramente il simbolo dell’oppressione, anche se in forme e gradazioni diverse. La libera scelta di portare l’hijab, invocata in nome della religione, della tradizione e/o dell’identità, in fondo risponde solo all’ossessione maschile del corpo della donna”. L’incipit chiarisce senza possibilità di equivoco il senso di “Donne ingannate-il velo come religione, identità e libertà” di Giuliana Sgrena, storica inviata del Manifesto nei teatri di guerra del Medio Oriente e dell’Africa. Dopo i saluti di Anna Caputo, presidente di Arci Lecce Solidarietà, la giornalista e scrittrice presenta il libro, dialogando con Maria Chiara De Gaetano di Casa delle Donne e Lucilla Pagnani, presidente del Circolo Arci Alveare, sul tema “Sotto il velo c’è sempre una donna, dietro però c’è sempre un uomo”.

La riflessione critica sul tema del velo femminile si allarga al rapporto tra libertà e religione, all’ipocrisia culturale e ideologica di quella parte di Occidente, che finisce per legittimare di fatto l’oppressione femminile in nome del relativismo culturale. Perfino nelle società cosiddette “avanzate” è diventato più semplice difendere la libertà di indossare il velo piuttosto che quella di non portarlo.

Info: 349/1790874.

Ingresso libero.