L’odore delle cose che ho perso/ Emanuela Monda

L’odore delle cose è la mappa per ritrovare nella memoria le tracce della madre, del compagno, di pezzi di vita, che non ci sono più. Persone, luoghi, immagini e sensazioni ormai perdute rivivono vividamente nei ricordi, in una sorta di ipertimesia olfattiva della protagonista de “L’odore delle cose che ho perso” (Bertoni edizioni) di Emanuela Monda. Marisa Forcina, docente presso l’Università del Salento, incontra l’autrice negli spazi della Biblioteca OgniBene per scandagliare insieme a lei il senso dell’olfatto che riporta a casa, che fa riaffiorare il vissuto dal passato, dall’inconscio. Il romanzo, ambientato tra Taranto e le coste salentine, racconta relazioni, incontri e scontri nell’esistenza della protagonista attraverso il filtro degli odori. L’innamoramento e il deteriorarsi del sentimento verso il compagno, il rapporto con la madre prima tra donne e successivamente tra genitrici, vengono sviscerati in una costante e spesso convulsa conversazione con se stessa, nell’analisi più profonda del proprio io.

Info: 0832/404612, 366/8105839.