Il malato immaginario - Emilio Solfrizzi

Nella tradizione teatrale il personaggio de “Il malato immaginario”, Argante, è quasi sempre impersonato da un attore anziano. Quasi a sottolineare il coincidere della malattia con la vecchiaia. Non è cosi nella versione di Guglielmo Ferro, di scena sul palcoscenico del Politeama Greco, che mira proprio a riportare alla luce il fatto che Molière scrisse l’opera per se stesso, dunque un uomo sui 50 anni, e che il dramma, tanto grottesco da volgere in commedia, in realtà è quello del malato immaginario che non ha paura della malattia bensì di vivere, di affrontare la propria esistenza. Ad esaltare l’intrinseca e “drammatica comicità” del testo è Emilio Solfrizzi che si muove tra parossistiche esplosioni di vita e continue fughe verso improbabili cure e tronfi dottori.

Biglietti: intero 36 euro, ridotto e loggione 25.

Info: 0832/241468.