Bosco di Lecce

“Le guerre sono ovunque. L’arte può creare una connessione tra io e me stesso, che forse farà nascere un albero come un futuro migliore”. Con queste parole di speranza e di pace, nei drammatici giorni del conflitto in Medioriente, l’artista israeliano Yuval Avital descrive “Bosco di Lecce”, opera corale attualmente visitabile presso il museo Must. Mentre l’opera prendeva forma nella chiesa di San Giovanni, l’artista ha “ospitato” chiunque. E chiunque è entrato della variegata flora della “Selva delle diversità”, dove gli “alberi” sono stati associazioni, studenti, artigiani, e cittadini, inglobati nel bosco simbolo e frutto del rapporto con l’ambiente naturale e socio culturale, e che risponde alla necessità di colmare le profonde distanze tra questi. E dunque colori e stoffa, cartapesta e fil di ferro, opere icono-sonore e sculture, rami che si intrecciano, foglie come trame sentimentali si uniscono in un unico e grande respiro, un sentiero creativo che Avital percorre, attraverso la natura, alla ricerca della connessione con il suo, e il nostro, io più profondo.

La mostra, a cura di Lorenzo Madaro e con il coordinamento di Federica Tornese, è promossa dal Comune di Lecce, concepita in collaborazione con Fondazione Biscozzi Rimbaud, sostenuta da Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese, Polo Biblio-museale di Lecce.

La mostra è visitabile dal martedì al giovedì dalle 9 alle 19 e da venerdì a domenica dalle 9 alle 20.

Biglietti: 5 euro, ridotto 3,50.

Info: 0832/241067.