
Storia di un motto d’amore e d’amicizia/Attilio Motta

“Hyeme et aestate, prope et procul, usque dum vivam et ultra”, ovvero “D’inverno e d’estate, vicino e lontano, finché vivrò e oltre”. Indaga la fortunata storia di queste parole di Marsilio il saggio “Storia di un motto d’amore e di amicizia “Usque dum vivam et ultra” del leccese Attilio Motta, docente di Letteratura italiana presso l’università di Padova. Il libro viene presentato negli spazi della Biblioteca Bernardini, in collaborazione con la libreria Palmieri. Dialoga con l’autore Chiara Coluccia, che insegna linguistica italiana all’ateneo bolognese. Con passione filologica Motta segue le tracce del fortunato motto in latino, a partire dalle pagine di “Daniele Cortis” di Antonio Fogazzaro e “Una questione privata” di Beppe Fenoglio. Procede a ritroso, attraverso le epigrafi di due monumenti perduti, cercandone le origini nel classicismo settecentesco e prima ancora nell’iconografia rinascimentale dell'amicizia, fino a risalire alla didascalica medievale. Il saggio prende in esame la straordinaria diffusione del motto tra Ottocento e Novecento, ripreso da Ada Negri a Pirandello, da Jolanda a Buonaiuti, da Brecht a Elsa Morante.
Info: 0832/373576.
Caratteristiche dell'appuntamento
Inizio | 29-12-2022 6:00 pm |
Luogo | Biblioteca Bernardini |
Categoria | Libri |